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Rappresentazione visiva dell'articolo: "Rimuovere i rischi certi dalla tua vita? Cosa ti trattiene dal farlo?"

Indice

Introduzione

Il rischio climatico: proteggere il patrimonio immobiliare

Il rischio di longevità: vivere più a lungo delle proprie risorse

Il rischio sanitario: la sfida di una sanità pubblica in crisi

Il rischio di non autosufficienza: un futuro da considerare seriamente

Conclusioni: una domanda per riflettere

Introduzione:

Il titolo è volutamente provocatorio.

Chi, se ne avesse la possibilità, non vorrebbe liberarsi dei rischi futuri che potrebbero compromettere il proprio benessere? Tuttavia, non esiste una garanzia certa, né un’assicurazione in grado di coprire rischi certi senza intaccare la sostenibilità dell’intero sistema.

Eppure, ogni giorno, tendiamo a ignorare rischi sempre più probabili, rimandando azioni che potrebbero proteggerci e i cui segnali sono sotto i nostri occhi.

Con l'aumento dei cambiamenti sociali, economici e climatici, il rischio di perdere una parte significativa della propria ricchezza cresce, eppure molti preferiscono sperare di non essere mai coinvolti, piuttosto che prepararsi. Vediamo insieme alcuni rischi concreti che stanno diventando sempre più probabili e come ognuno di essi potrebbe influenzare il nostro futuro.

1. Il rischio climatico: proteggere il patrimonio immobiliare .

Il cambiamento climatico non è solo una questione globale: è una realtà che colpisce in modo tangibile persone e beni. Nel 2023, ad esempio, in Italia si sono verificati 378 eventi climatici estremi, in aumento del 22% rispetto all'anno precedente (fonte: Legambiente). Case e immobili, che rappresentano il 46% del patrimonio delle famiglie italiane (fonte: Banca d’Italia), sono esposti a rischi di distruzione da eventi atmosferici come grandinate, trombe d'aria e alluvioni.

Tuttavia, solo il 6% delle abitazioni italiane ha una copertura assicurativa contro questi rischi, in un contesto in cui il 75% del patrimonio immobiliare è esposto a un elevato rischio idrogeologico (fonte: ANIA). Questo lascia la maggior parte delle famiglie italiane vulnerabile.

Con la crescente imprevedibilità del clima, vale davvero la pena sperare di non essere colpiti?

Oppure è più saggio prendere precauzioni per proteggere il proprio patrimonio?

2. Il rischio di longevità: vivere più a lungo delle proprie risorse.

Viviamo in un’epoca di progressi medici che ci permettono di vivere più a lungo.

In Italia, si prevede che l’aspettativa di vita alla nascita supererà gli 86 anni per gli uomini e sfiorerà i 90 per le donne nei prossimi decenni (fonte: ISTAT). Tuttavia, vivere più a lungo comporta anche il rischio di esaurire le proprie risorse finanziarie prima della fine della vita.

Mentre le spese per la salute e il mantenimento di una buona qualità di vita aumentano con l’età, le pensioni future sono destinate a essere ridotte. Molte famiglie italiane hanno risparmi accumulati sui conti correnti, ma senza una pianificazione adeguata, questi risparmi potrebbero non bastare.

Prepararsi per vivere una vita lunga senza compromettere la propria indipendenza finanziaria non è solo prudenza, è una necessità.

3. Il rischio sanitario: la sfida di una sanità pubblica in crisi.

La popolazione italiana invecchia rapidamente e, con essa, cresce anche la domanda di servizi sanitari. Attualmente, il 24% degli italiani ha più di 65 anni, e questa percentuale salirà al 35% entro i prossimi due decenni (fonte: ISTAT). Tuttavia, l'Italia è ultima tra i Paesi del G7 per spesa sanitaria pubblica in rapporto al PIL, pari solo al 6,2% (fonte: Eurostat).Questa mancanza di risorse costringe molte persone a rivolgersi al settore sanitario privato, con una spesa annuale complessiva di oltre 40 miliardi di euro. Chi può permetterselo, cerca soluzioni alternative; chi non può, rimane intrappolato nelle lunghe liste di attesa. Perché non considerare una copertura sanitaria integrativa?

Essere preparati ad affrontare le sfide della sanità futura significa assicurare cure tempestive e di qualità per sé e per la propria famiglia.

4. Il rischio di non autosufficienza: un futuro da considerare seriamente.

Oggi, in Italia, ci sono circa 4 milioni di anziani non autosufficienti, e il numero è destinato ad aumentare. Secondo SDA Bocconi, circa l’80% dei non autosufficienti non riceve i servizi domiciliari a cui avrebbe diritto, e meno del 4% ha accesso a strutture di assistenza pubbliche come le RSA.

La realtà è che la maggior parte delle famiglie è costretta a rivolgersi a soluzioni private o all’assistenza di badanti. Questo scenario porta a riflettere: chi pensa di non essere mai colpito da questo rischio, quanto si sente sicuro? Se un domani non fossi più in grado di prenderti cura di te stesso, chi si occuperebbe di te? Pianificare per tempo questo tipo di protezione non è solo un atto di lungimiranza, ma un modo per assicurarsi una vita dignitosa anche nei momenti di maggiore vulnerabilità.

Conclusioni: una domanda per riflettere.

Quando si pensa al futuro, è difficile parlare di certezze assolute. Tuttavia, osservando attentamente le trasformazioni sociali, economiche e climatiche, possiamo prevedere con ragionevole sicurezza che alcuni rischi sono sempre più probabili. Eppure, per abitudine o scaramanzia, molti non pianificano le loro scelte per tempo.

Forse è il momento di cambiare atteggiamento e porsi una semplice domanda:

"Se potessi ridurre l’impatto di molti rischi probabili sulla tua vita e su quella dei tuoi cari, cosa ti impedisce di farlo oggi?

Fammi sapere la tua risposta!

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