La Successione: Perché la Scelta più Saggia è Quella di Pensare al Futuro Adesso
di Antonio Battista | pubblicato il 29 giugno 2021
La successione…Un termine che tutti conosciamo e associamo a visioni quasi tragicomiche come grandi orde di parenti riuniti in stanze notarili. Tirando le somme di un fenomeno tristemente sempre più in discesa, in quanti hanno già cominciato o pianificato il passaggio del testimone, una volta che non ci saranno più? La successione è proprio questo: pensare al futuro, anche se noi non ne faremo più parte.
Ovviamente, questo articolo tratterà la più classica delle successioni, ovvero quella causata dalle ineluttabili cause naturali, regolata dal diritto successorio, una branca del Diritto Civile. “Causa morte”, oppure in latino, da cui questa disciplina deriva, “mortis causa”, evento giuridico che consente a una o più persone di succedere nella titolarità del patrimonio al titolare precedente, a causa appunto, della morte.
Come funziona la successione?
Una volta avvenuto il decesso, la prima fase della successione è la delazione dell’eredità, cioè la fase di individuazione dei beneficiari del patrimonio e in quale misura tale patrimonio deve essere ripartito. Essi avranno diritto all’accettazione dell’eredità, o alla sua rinuncia.
Esistono due strade per stabilire la delazione dell’eredità:
- Se il defunto non ha lasciato un testamento valido, la successione è legittima.
- Se esiste un testamento valido, allora si procede con la successione testamentaria.
Nel primo caso la legge definisce il ruolo degli ascendenti e dei legatari partendo dai familiari più stretti: coniuge e figli, fino a discendenti lontani come i nipoti. In alcune casistiche, spesso in assenza di discendenti, prendono il loro posto gli ascendenti (genitori o nonni), o ancora, in casi dove non ci sono familiari prossimi, sono chiamati all’eredità i parenti secondari entro il sesto grado e, infine, lo Stato.
Ci sono poi i casi in cui non viene presentata dichiarazione di successione. In queste particolari circostanze, l’ufficio competente dell’Agenzia delle Entrate, dopo aver svolto determinati accertamenti, chiede la liquidazione dell’imposta, con sanzioni consistenti, oltre gli interessi maturati dalla data di scadenza del termine entro cui si sarebbe dovuto presentare la dichiarazione.
Le imposte sulla successione
Queste sono le aliquote per l’imposta di successione:
- coniugi e parenti in linea retta: 4%;
- altri parenti fino al quarto grado, affini in linea retta e affini in linea collaterale fino al terzo grado: 6%;
- altri soggetti: 8%.
Sono previste quote di esenzione: di un milione di euro per ciascun erede in linea retta e per il coniuge, di 100 mila euro per ciascun fratello e sorella e di 1,5 milioni di euro per portatori di handicap grave, oppure senza limiti di importo a favore di enti no profit.
Poi ci sono le imposte ipotecaria e catastale, che colpiscono i beni immobili (con agevolazioni per la prima casa).
Affidarsi ad un professionista è meglio!
Per una pratica così delicata come quella successoria, il consiglio migliore che possiate ricevere è sempre quello di affidarvi ad un consulente patrimoniale che possa curare personalmente le vostre volontà.
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