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Rappresentazione visiva dell'articolo: Conto deposito titoli…questo sconosciuto

Chi vuole comprare un prodotto finanziario, sia esso un’azione, un ETF, un titolo di Stato, un’obbligazione societaria o la quota di un fondo di investimento… ebbene, sappiate che vi serve  aprire prima un conto deposito titoli.

 

Di cosa si tratta?  

 

Prima di spiegarvi di cosa si tratta vi dico anche che a volte il conto deposito è chiamato anche “dossier titoli”, o “conto titoli”, giusto così per non confondervi.

La sua apertura  effettuata tramite la sottoscrizione di un contratto ( ad oggi con la crisi Covid-19 molti istituti finanziari permettono l’apertura del deposito anche on-line)  attraverso il quale il cliente dà alla banca l’autorizzazione a custodire e amministrare gli strumenti finanziari, siano essi cartacei o dematerializzati , inclusi nel deposito stesso: azioni, obbligazioni, quote di fondi d’investimento, certificati, azioni di SICAV e via dicendo.

In pratica, il conto deposito titoli, lo possiamo immaginare come una grossa cassaforte che serve a preservare da smarrimento, furto, danneggiamento o distruzione, i vari certificati che rappresentano gli strumenti depositati, consentendo al contempo alla banca di gestirli in base alle indicazioni del cliente.

Come funziona il deposito titoli

Il deposito titoli è sostanzialmente lo strumento tramite il quale la banca custodisce e amministra gli investimenti effettuati dal cliente.

 

Quindi dà al risparmiatore, l’opportunità e  la possibilità di investire le somme che altrimenti resterebbero ferme sul conto corrente, al quale è collegato.

Il  dossier titoli come abbiamo già detto è un conto ausiliario sul quale il titolare fa confluire il denaro nel momento in cui acquista strumenti di investimento. 

Mentre sul conto corrente ordinario viene accreditato tutto quanto gli strumenti finanziari sono in grado di rendere, cedole, dividendi, ecc… 

Ma dobbiamo anche dire che al contempo vengono addebitate sul conto corrente ordinario anche   l’imposta di bollo, le spese di gestione e amministrazione, altre eventuali commissioni di tenuta e qualunque altro costo gravi sull'investimento.

 

Quindi cosa fa la banca con il deposito titoli :

  • custodisce i titoli cartacei;
  • mantiene la registrazione contabile degli strumenti dematerializzati;
  • rinnova e incassa le cedole;
  • incassa gli interessi e i dividendi;
  • verifica i sorteggi per l’attribuzione dei premi o per il rimborso dei capitali;
  • provvede alla tutela dei diritti inerenti agli strumenti finanziari stessi;
  • effettua, su espresso incarico del cliente, specifiche operazioni.

 

 

Oneri fiscali: l’imposta di bollo

L’imposta di bollo sul deposito titoli è stata introdotta dal decreto Salva Italia (decreto legge 201/2011), ma a quel tempo l’aliquota era più bassa: poi, nel 2014 è salita dallo 0,15% allo 0,20% del valore complessivo degli strumenti finanziari posseduti.


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